Acta Neophilologica (Dec 2004)

La perfezione cavalleresca e cortigiana in "Gyrone il Cortese" di Luigi Alamanni

  • Irena Prosenc Šegula

DOI
https://doi.org/10.4312/an.37.1-2.115-122
Journal volume & issue
Vol. 37, no. 1-2

Abstract

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Il poema Gyrone il Cortese di Luigi Alamanni risente tanto dell'influsso delle discussioni teoriche letterarie tardorinascimentali quanto del modello castiglionesco del perfetto cortigiano. L'autore si prefigge di serivere un poema ˝regolare˝ ponendo al centra del suo poema Girone, un eroe perfetto che e un modelio morale, cristiano, cavalleresco, e nel contempo un abile conoscitore di norme sociali. Pertanto, l'eroe di Alamanni oscilla tra l'essere un perfetto cavaliere e l'essere un perfetto cortigiano. Nel poema, l'amore ha una funzione duplice - nobilitante e al contempo degradante- tipica dei poemi cavallereschi rinascimentali italiani. In mancaiiza di una sintesi delle due tendenze contrastanti, la concezione dell'amore risulta incoerente, riflettendo una profonda incoerenza del concetto alamanniano dell'eroe, che esita tra i valori del cavaliere medievale, quelli del cortigiano rinascimentale e quelli dell'etica cristiana.

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