lo Squaderno (Mar 2023)

Fantasmi presenti di un futuro narrato: Venezia in “La seconda mezzanotte” di Antonio Scurati

  • Giuseppe Tomasella

Journal volume & issue
Vol. 18, no. 1
pp. 33 – 36

Abstract

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Entrate a pieno titolo nell’uso comune, parole come fantasma, spettro o ombra sono riconducibili a un campo semantico che riunisce le potenzialità interpretative, i possibili impieghi e le coloriture di significato connesse alla radicata necessità umana di descrivere, raccontare, evocare le relazioni che si instaurano fra l’hic et nunc del vissuto e ciò che, pur restando concretamente assente, appare o si manifesta come presenza. È proprio questa urgenza di rivolgere l’attenzione alle “presenze assenti”1 a far sì che continui richiami a spettri e fantasmi popolino – o meglio infestino – la Venezia e le pagine de La seconda mezzanotte di Antonio Scurati,2 una climate fiction pubblicata nel 2011 da Bompiani e riconducibile al genere della narrativa d’anticipazione distopica.