Giornale italiano di educazione alla salute, sport e didattica inclusiva (Jan 2020)

Bisogna innanzitutto essere corpo. La proposta della pedagogia del corpo per la formazione dell’educatore

  • Ivano Giuseppe Gamelli

DOI
https://doi.org/10.32043/gsd.v3i4.148
Journal volume & issue
Vol. 3, no. 4

Abstract

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Il dato essenziale dell’esperienza del bambino, che orienta il suo imprescindibile modo d’essere, di abitare e conoscere il mondo è il suo corpo. Agendo con le sue azioni e i suoi sensi sugli oggetti della realtà, egli rintraccia i significati, strutturandoli in schemi e infine in concetti. Una didattica capace di dare corpo al sapere, di incontrare la disponibilità ad apprendere del bambino a livello della sua sensibilità più autentica continua in molti casi a essere limitata a poche ore di pratica motoria e sportiva delegate a uno specialista. Sicuramente tutto ciò merita un’attenta riflessione e un potenziamento della sua presenza. Ma l’opportunità data ai bambini di vivere l’apprendimento in maniera globale passa inevitabilmente anche dalla disponibilità dell’insegnante a mettersi in gioco, a coltivare un proprio sguardo e una sensibilità motoria sui processi di cui è facilitatore. A trovare innanzitutto il proprio benessere corporeo per poter promuovere quello dei bambini. Il presente saggio riflette su queste condizioni, proponendo la pedagogia del corpo come cornice teorico-operativa cui attingere per liberare risorse e opportunità.