Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica: Nuova Serie (Nov 2024)

Da monasterium ad abbazia imperiale: Ottone III e la trasformazione di Santa Maria di Pomposa

  • Giovanni Isabella

DOI
https://doi.org/10.54103/2611-318X/23209
Journal volume & issue
no. 8

Abstract

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Nel saggio si ricostruisce la vicenda istituzionale e patrimoniale di Santa Maria di Pomposa fra la seconda metà del IX e l’inizio dell’XI secolo, cioè nella prima fase della sua esistenza attestata da fonti scritte. All’inizio di questo periodo Pomposa sembra essere uno dei tanti monasteria – con ogni probabilità semplici chiese – presenti nell’esarcato, ed era caratterizzata da un patrimonio di dimensione locale e dall’inserimento nella rete di potere attraverso cui l’arcivescovo di Ravenna governava l’esarcato. Solo nel 986 abbiamo la prova documentaria che Pomposa era diventata un monastero regolare, con una propria comunità di monaci. Ma la grande trasformazione avvenne qualche anno dopo, nel 1001, quando Ottone III elevò Pomposa al rango di abbazia imperiale nell’ambito di un articolato progetto per stabilire un controllo regio diretto nell’area del Delta, che prevedeva la parallela fondazione del monastero di Sant’Adalberto in Pereo. La trasformazione di Pomposa in abbazia imperiale si può così inserire nella più ampia azione di recupero al controllo regio dei beni ecclesiastici e monastici voluta da Ottone III a partire dal Capitulare Ticinense, e diventa così un’azione pienamente integrata nella politica concreta che dava sostanza alla Renovatio imperii Romanorum.

Keywords