Italiano LinguaDue (Jun 2024)

IN VIAGGIO CON NANÀ: UNA PROPOSTA DIDATTICA PER STIMOLARE E VALORIZZARE IL CONTATTO CON LE LINGUE E CULTURE ALTRE

  • Selma Morelli

DOI
https://doi.org/10.54103/2037-3597/23895
Journal volume & issue
Vol. 16, no. 1

Abstract

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Dalle ultime indicazioni pubblicate dal Ministero dell’Istruzione (2022) circa la situazione scolastica dei bambini provenienti da contesti migratori emerge l’importanza e la necessità di continuare a portare nelle scuole un’educazione linguistica che sia realmente democratica: ciò vuol dire orientare gli insegnanti e, più in generale, tutto il personale scolastico verso la costruzione di percorsi didattici che tengano in considerazione, valorizzino e legittimo l’uso delle lingue di origine di tutti i bambini, anche di quei codici linguistici che ancora non godono del cosiddetto prestigio sociale. Il bilinguismo di questi alunni, infatti, necessita di un riconoscimento continuo da parte delle istituzioni, in primis quelle scolastiche, affinché le lingue minoritarie non vengano messe a tacere per pressioni sociali o per vissuti di vergogna (Favaro, 2019). Fornire agli studenti input e strumenti per accostarsi alle lingue e culture altre insegna ai bambini italofoni ad aprirsi nei confronti di una diversità intesa come elemento costituente della nostra società e, allo stesso tempo, aiuta i bambini alloglotti ad accogliere la propria situazione di bilinguismo non come un fattore di stigma da nascondere o da sfuggire, ma come un vantaggio per sé stessi e per la collettività. L’accostamento, il confronto e la riflessione nei confronti delle lingue altre, inoltre, stimola e sensibilizza la curiosità di tutti gli alunni italiani e, non, nei confronti delle forme e funzioni del linguaggio. Su queste premesse è nata la proposta didattica In viaggio con Nanà descritta all’interno di questo articolo: un progetto per bambini delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado volto a scoprire, o in alcuni casi, a riscoprire le lingue parlate a casa, le lingue conosciute ma poi dimenticate, le lingue usate dai compagni, le lingue lontane ma sentite come vicine, le lingue verso cui, semplicemente, si può provare interesse o curiosità. In viaggio con Nanà: A didactic proposal to stimulate and enhance contact with other languages and cultures The latest insights from the Ministry of Education (2022) on the scholastic situation of children from migratory backgrounds reveal the importance and necessity of continuing to bring language education in schools that is truly democratic: this means directing teachers and, more generally, all scholastic personnel towards the construction of didactic paths that take into consideration, valorise, and legitimise the use of the first languages of all children, even those linguistic codes that do not yet enjoy so-called social prestige. The bilingualism of these pupils, in fact, requires continuous recognition by institutions, first and foremost schools, so that minority languages are not silenced due to social pressures or feelings of shame (Favaro, 2019). Providing students with input and tools for approaching other languages and cultures can teach Italian-speaking children to open up to diversity as a constituent element of our society and, at the same time, helps non-native children to accept their bilingualism situation not as a stigma to be hidden or shunned, but as an advantage for themselves and for the community. Approaching, comparing, and reflecting on other languages, moreover, stimulates and sensitises the curiosity of all Italian and non-Italian pupils about the forms and functions of language. The didactic proposal In viaggio con Nanà, described in this article, was born on these grounds: a project for primary and secondary school children aimed at discovering or, in some cases, rediscovering languages spoken at home, languages known but then forgotten, languages used by companions, languages far away but felt to be close, and languages towards which, quite simply, one can feel interest or curiosity.