In_Bo (Dec 2010)

Nuovi strumenti di pianificazione comunale per la città storica

  • Francesco Evangelisti,
  • Chiara Manaresi,
  • Federica Legnani,
  • Giovanni Ginocchini

DOI
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/2166
Journal volume & issue
Vol. 1, no. 1
pp. 71 – 78

Abstract

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Dalla metà degli anni ‘60 del secolo scorso l’Amministrazione ha affrontato il tema della rigenerazione del centro storico attraverso piani urbanistici e altri programmi (il “Piano del centro storico” del 1969, un piano di edilizia sociale nel centro storico adottato nel 1973, il “Piano d’intervento pubblico per la riorganizzazione e ristrutturazione dei servizi” del 1973-75) che nel loro insieme hanno realizzato significativi successi per quanto riguarda il risanamento igienico, strutturale e ambientale degli edifici, mentre hanno raggiunto solo parzialmente gli obiettivi di carattere funzionale, sociale e tipologico. Nel 1989 la Variante generale al Piano Regolatore Generale, ha confermato sostanzialmente le scelte di tutela del centro storico contenute nella precedente pianificazione, riservando attenzione a tutti gli edifici, estendendo la tutela dei singoli manufatti anche fuori dalle vecchie mura. Nel 2000 la Regione Emilia-Romagna emana la nuova legge sul governo del territorio, che riforma in maniera significativa i modi di pianificare, considerando le nuove esigenze di sostenibilità e la nuova stagione dello sviluppo urbano, più orientato alla riqualificazione dell’esistente che alla realizzazione di nuove addizioni urbane. Tra il 2005 e il 2009 la città di Bologna progetta e approva i nuovi strumenti di pianificazione e regolazione urbanistica comunale: il Piano Strutturale Comunale (approvato nel 2008), il Regolamento Urbanistico Edilizio e il Piano Operativo Comunale (approvati nel 2009).