Kepos (Oct 2019)
«Me Venus artificem tenero praefecit Amori»: Ovidio e Savioli, poeti d’Amori
Abstract
Lo scopo di questo articolo è fare una comparazione tra gli "Amores" di Ovidio e "Amori" di Savioli, solo parzialmente iniziato ma non propriamente esaminato, analizzando specificatamente la tematica della natura. A questo fini, si parte con l'identificazione dei riferimenti culturali e letterati di Bolognese durante la seconda metà del XVII secolo, sottolineando l'abbandono del modello petrarchesco e la rivalutazione dell'elegia classica latina e in particolare quella di Ovidio. Si va avanti illustrando l'arrivo di Savioli alle elegie ovidiane e i suoi tentativi di tradurli e adattarli ai suoi tempi. Si nota, infine, la capacità di Savioli di adattare i suoi testi al modello ovidiano con una grazie ed una musicalità uniche.