M@GM@ (Apr 2012)
Giovani migranti si raccontano: una ricerca all’interno di un Centro di Aggregazione Giovanile
Abstract
Analizzare i destini delle cosiddette seconde generazioni costituisce un punto centrale per comprendere le caratteristiche della società odierna, in primo luogo perché il grado di integrazione dei giovani figli della migrazione costituisce la cartina tornasole dei più ampi processi di inclusione messi in atto dalla società, e in secondo luogo per la centralità che le traiettorie di vita di questi giovani rivestono all'interno dei processi di socializzazione delle nuove generazioni nel loro complesso. In un'epoca caratterizzata da un eccezionale pluralismo culturale come quella in cui viviamo è evidente come i due ambienti tradizionalmente deputati ai processi di socializzazione, quali la famiglia e la scuola, vengano affiancati da molte altre istanze: basti pensare ai luoghi educativi extra-scolastici, alle associazioni di vario tipo, ai vecchi e nuovi media, ma anche al gruppo dei pari, agli adulti di riferimento e a tutta quella pluralità di legami, relazioni e appartenenze che nell'odierna società globale è possibile intrecciare. All'interno di un frame sociale così multiforme cosa avviene dunque nelle già complesse biografie dei giovani migranti? E quali sono le narrazioni che ne svelano il senso? Come vengono gestite le eventuali contraddizioni tra messaggi provenienti dai differenti ambienti culturali? E infine, quali elementi rendono peculiari le storie di vita, i progetti, le percezioni del Sé e i processi di socializzazione di questo gruppo sociale? Sono queste le principali questioni approfondite nella ricerca qui presentata: una ricerca condotta nel 2009 che ha individuato come campo d'indagine un Centro di Aggregazione Giovanile della città di Bergamo.