Between (May 2020)

Contestazione studentesca: cultura del dissenso in America e in Europa negli anni Sessanta e Settanta

  • Mario Domenichelli

DOI
https://doi.org/10.13125/2039-6597/4120
Journal volume & issue
Vol. 10, no. 19

Abstract

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Contestazione è parola chiave per definire la tipologia culturale sia negli Stati Uniti che in Europa tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta. Contestazione è il termine che definisce la lunga, ininterrotta rivoluzione culturale giovanile che definisce la condizione di una nuova modernità. L’annuncio del tempo nuovo viene lanciato a Berkeley nel 1964 dal free-speech movement (movimento per la libertà di parola). La protesta fu provocata dalla questione razziale in primo luogo, e dunque dell’uguaglianza dei diritti tra tutti i soggetti. Si aggiunse poi a questa la protesta contro l’intervento militare americano in Viet-Nam. Ma la sommossa studentesca, già a Berkeley, a parte gli obiettivi specifici, era intesa a cambiare il mondo. Le ragioni della sommossa vanno cercate negli anni quaranta e cinquanta del Novecento. Ciò che era in gioco, fin da quegli anni, era una prospettiva di liberazione della mente da ogni idea ricevuta e da ogni condizionamento sociale, una questione di libertà di pensiero dunque, in una prospettiva analoga a quella definita nell’antipsichiatria di Ronald Laing e David Cooper. La protesta giovanile, e la ricerca di una diversa libertà di pensiero, tuttavia, si piegò anche a forme di estrema radicalizzazione, nel declinare della discussione, della protesta e dei sogni utopici verso la violenza politica dei Weathermen e, in Europa, della Rote Armée Fraktion tedesca, o delle Brigate Rosse, nel declinare della lotta ideologica e del sogno della libertà verso l’incubo.

Keywords