Annals of Geophysics (Jun 1955)

SUGLI ERRORI PROGRESSIVI DELLE LETTURE DI UN GRAVIMETRO

  • ARMANDO NORINELLI

DOI
https://doi.org/10.4401/ag-5674
Journal volume & issue
Vol. 8, no. 2
pp. 209 – 214

Abstract

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L'Istituto (li Geodesia e Geofisica dell'Università di Padova lia in<br />uso, quale cortese prestito della Società Montecatini, il gravimetro<br />Western G4 A, N. I l di matricola. Tale gravimetro servì a terminare<br />un rilievo gravimetrico dettagliato dell'area eruttiva euganeo-bericolessinea<br />e serve attualmente a completare quello a larghe maglie (1 stazione<br />ogni 100 km2) della regione assegnata per tale scopo all'Istituto<br />dalla Commissione Geodetica Italiana.<br />Poiché la Casa costruttrice del gravimetro ha fornito per esso<br />due costanti di scala: —0,08515 per le dieci rivoluzioni più hasse del<br />tamburo e —0,08575 per le rimanenti, mi accinsi, con l'approvazione<br />del prof. Silva, ad esaminare più a fondo la variazione della costante di<br />scala determinando gli errori progressivi delle letture. Non ci si riferisce<br />([iti agli errori progressivi propri della vite, perché assieme alla<br />non costanza del passo di essa può associarsi fra l'altro una non rigogosa<br />proporzionalità tra l'allungamento della molla di misura e la<br />variazione della sua reazione elastica, il che conduce ad una non rigorosa<br />proporzionalità tra le variazioni di lettura al tamburo, che sono<br />proporzionali all'allungamento, e le variazioni di gravità, alle quali è<br />proporzionale la variazione della reazione elastica al momento della<br />lettura. In tale ipotesi il valore della costante di scala dovrebbe variare<br />in modo uniforme con le letture.