AOQU (Dec 2021)

La morte elusa e l’eroismo rifiutato

  • Massimiliano Malavasi

DOI
https://doi.org/10.54103/2724-3346/17268
Journal volume & issue
Vol. 2, no. II

Abstract

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La morte del protagonista nel poema eroicomico è un evento decisamente inusuale. Anche considerando come parte di questa produzione il poema giocoso e le parodie dei miti classici, la lista degli eroi che cadono gloriosamente sul campo di battaglia rimane decisamente breve. E non si tratta di un caso: a parte i personaggi che scoppiano letteralmente dalle risate o che muoiono perché morsi da un piccolo granchio, gli eroi del poema eroicomico sono uomini pieni di paura, renitenti all’eroismo, desiderosi soprattutto di rimanere vivi per poter continuare a mangiare a crepapelle, a fare l’amore, a godersi l’esistenza. E l’idea stessa dell’eroismo è costantemente condannata e derisa. Questa rivendicazione per la vita contro l’obbligo del sacrificio – nella cultura Controriformistica – è più politica di quanto i critici abbiano in genere creduto. Uno sguardo alle opere di scrittori quali Aretino, Folengo, Tassoni, Lippi, de’ Bardi, Corsini, ma anche Traiano Boccalini, fornisce un’elo-quente prova dell’esistenza di una mentalità alternativa ai dogmi della civiltà aristocratica.

Keywords