Formazione & Insegnamento (Mar 2020)

Una storia di sfondo all’educazione motoria contribuisce a motivare i bambini della scuola dell’infanzia all’attività fisica

  • Patrizia Tortella

DOI
https://doi.org/10.7346/-fei-XVIII-01-20_30
Journal volume & issue
Vol. 18, no. 1 Tome I

Abstract

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Una storia di sfondo all’educazione motoria può essere un’idea per rendere le attività più interessanti. Ci si chiede se questa metodologia possa essere utile per motivare i bambini/e all’attività fisica e rendere le attività più vigorose. Viene realizzata una ricerca in una scuola dell’infanzia, con il coinvolgimento di 71 bambini/e di 4 anni e di 95 di 5 anni, che vengono suddivisi in gruppi. Ogni gruppetto prova una situazione sperimentale diversa, nella quale si trova ad eseguire un compito motorio (correre formando una figura a forma di 8) con una storia di sfondo o meno. Vengono realizzati dei pretest all’inizio delle attività e dei post-test al termine di 10 incontri di attività motoria strutturata. Viene misurata con un cronometro la velocità di esecu- ione del percorso nei gruppi che hanno una storia di sfondo e di quelli che non l’hanno. Vengono poi utilizzate due schede per indagare dal punto di vista qualitativo la “percezione di competenza motoria” e l’”enjoiment-divertimento” provato durante il compito. I risultati evidenziano che la storia di sfondo è molto motivante e permette un miglioramento significativo dei tempi di esecuzione per i bambini/e di 4 anni. Dal punto di vista qualitativo i bambini/e che hanno effettuato il percorso con la storia di sfondo acquisiscono una rappresentazione (mappa) mentale del percorso e sono in grado di ricordare e spiegare il percorso effettuato, manifestando anche orientamento spaziale. Non vi è nessuna relazione tra la percezione di competenza motoria dei bambini/e e la loro reale competenza motoria. La storia di sfondo può essere un utile strumento anche per l’educazione motoria.