Trans/Form/Ação (Nov 2023)

Dalla Nova Methodo alla Prima Methodo: tendere e impulso nel tardo Fichte

  • Federico Ferraguto

DOI
https://doi.org/10.5072/0101-3173.2024.v47.n3.pe0240028
Journal volume & issue
Vol. 47, no. 3

Abstract

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L’articolo mette in luce le ragioni della sostituzione del concetto di tendere della ragione con quello di volontà negli ultimi scritti di J. G. Fichte, prendendo in considerazione, in particolare, le lezioni sui Fatti della coscienza del 1813. L’obiettivo è quello di ridimensionare l’interpretazione di R. Lauth, secondo la quale il filosofare fichtiano avrebbe ripensato il primato attribuito dalla modernità al sapere teorico riuscendo a costruire una filosofia ‘nova methodo’, senza tuttavia superare una concezione ‘orizzontale’ della ragione in vista della formazione di una filosofia ‘prima methodo’. Quest’ultima partirebbe, non dalla correlazione tendere-affezione, ma dalla autochiarificazione della ragione in funzione del compito che essa pone a se stessa. Dopo una panoramica della dottrina del tendere nell’ambito di un’esposizione filosofica nova methodo, (§2) l’articolo definisce il modo in cui Fichte lo ripensa nei termini di una volontà capace di ordinare in modo coerente costellazioni di eventi e come tale ordine stia alla base di una comprensione del mondo come orizzonte di un coerente agire umano (§3).

Keywords