Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi (Jan 2018)
Un tunnel “da riaprire” dopo tanti anni di dialisi
Abstract
Femmina di 75 anni con IRC da nefropatia interstiziale per abuso di analgesici, inizia nel 2000 trattamento con CAPD e nel 2002 viene immessa in emodialisi con bicarbonato di 12 ore settimanali. Viene successivamente sottoposta ad interventi di artroprotesi d'anca e per sindrome del tunnel carpale da ambo i lati. Inizia quindi HDF on line con membrana high-flux da 2 m2 di superficie. Ripresenta progressiva tumefazione al polso destro, con dolore ed incapacità prensile degli oggetti. L'EMG del nervo mediano presenta elementi tipici per sindrome del tunnel carpale destro. I livelli serici di β2-microglobulina restano persistentemente elevati (in postdialisi: 39,37 mcg/mL). L'ecografia con sonda lineare da 13 MHZ mostra incremento dell'area cross sectional del nervo mediano destro (0,14 cm2), con inglobamento dello stesso all'interno di formazione compatibile con tessuto amiloide. L'RM, preliminare al reintervento, conferma i reperti ecografici. Nella diagnosi di sindrome del tunnel carpale da β2m-amiloidosi l'ecografia con sonde small part costituisce un efficace metodica di conferma della diagnosi clinica, che può consentire di riservare l'uso di altre tecniche più dispendiose, in particolare l'RM, a casi selezionati, di maggior complessità clinica.
Keywords