Festival dell'Architettura Magazine (Dec 2016)

Geografie collaterali. Vertigine e disturbi della memoria / Collateral Geographies. Dizziness and disturbances of the memory

  • Marcello Tavone

DOI
https://doi.org/10.12838/issn.20390491/n31.2015/3
Journal volume & issue
Vol. VI, no. 31
pp. 25 – 33

Abstract

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In francese la parola “terril” indica delle colline artificiali composte da residui minerari formatesi in seguito all’attività estrattiva. I terrils costituiscono un paesaggio letteralmente collaterale, essendo il risultato, non del tutto atteso, di un’era industriale ormai estintasi e della quale essi ne rappresentano al contempo un residuo ma anche un monumento. Negli ultimi decenni diverse iniziative pubbliche e private hanno dimostrato come i terrils possano ritrovare un ruolo nel paesaggio e soprattutto come essi possano caricarsi di un nuovo significato. Episodi che raccontano di una graduale riappropriazione di questi luoghi, prima da parte delle popolazioni locali e in seguito dalla cultura di massa. Un lento processo che ha visto queste “colline” trasformarsi da stigmate di un passato del quale ci si voleva dimenticare, a paesaggi protetti dall’Unesco. / In French the word "terril" denominates artificial hills composed of mining residues that amass after extractions activities. The terrils literally constitute a collateral landscape, being the not entirely expected result of an extinct industrial age of which they simultaneously are a remnant and a monument. In recent decades, several public and private initiatives have shown how the terrils may find again a role in the landscape, particularly by charging them with new meanings. Episodes that narrate of a gradual re-appropriation of these places, first by the local population and ultimately also by mainstream culture. A slow process that has seen these "hills" transform themselves from a scar of a past we tried to forget, to UNESCO-protected landscapes.

Keywords