Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy (Oct 2003)

L'ecologia trofica della volpe <em>Vulpes vulpes</em> e della faina <em>Martes foina</em> in un habitat mediterraneo

  • A. Marinelli,
  • Rocco Sorino,
  • Michele Bux,
  • Giovanni Scillitani

DOI
https://doi.org/10.4404/hystrix-14.0-4214
Journal volume & issue
Vol. 14, no. 0

Abstract

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Si è studiata l'ampiezza, il grado di sovrapposizione e la variazione stagionale della nicchia trofica della volpe e della faina nel bosco "Lama Giotta" (Noicàttaro, Bari). L'area campione si estende per 21 ha e presenta una lecceta ad alto fusto con arbusti di Lentisco (<em>Pistacia lentiscus</em>), Alaterno (<em>Rhamnus alaternus</em>) e Fillirea (<em>Phillyrea latifolia</em>). La superficie circostante è coltivata per lo più a vigneto a tendone e in misura minore a uliveto e mandorleto, per cui l'area boscata rappresenta un rifugio per la fauna. Lo studio è stato condotto su contenuti fecali. I campioni sono stati raccolti lungo un transetto standardizzato da febbraio 1999 a marzo 2000, con cadenza quindicinale, per un totale di 319 escrementi, 233 di volpe e 86 di faina. Le due specie hanno diete molto simili, infatti le categorie alimentari presentano per entrambe le specie lo stesso rango di importanza sia in termini di frequenza che di volume. I vegetali rappresentano la categoria alimentare più importante per entrambi, mentre le categorie vertebrati e invertebrati costituiscono una minima parte delle prede. La dieta delle due specie è risultata simile a quella di altre aree mediterranee, dove i vegetali rappresentano la principale risorsa alimentare, diversamente da quanto riportato dagli studi condotti nell'Europa centro-occidentale in cui prevalgono i mammiferi. Per la volpe i frutti rappresentano il 57% del volume totale della dieta. Sono state riconosciute 9 diverse specie di frutti tra cui la componente più abbondante è risultata essere l'uva, seguita dalle carrube, dai gelsi, dai fichi e dalle ciliege. La componente animale è costituita da invertebrati (24,0%), Mammiferi (24,0%), Uccelli (7,3%), Rettili (1,3%), dai rifiuti (1,3%) e da escrementi non identificati (6,4%). Anche per la faina la componente alimentare più importante è stata quella dei vegetali (77,0%), mentre gli animali (di cui 11% Mammiferi e 7% Uccelli) assumono un'importanza secondaria. Entrambe le specie mostrano un picco di predazione a carico dei mammiferi, in particolare roditori, nel periodo primaverile. I risultati ottenuti evidenziano l'ampia variabilità dello spettro trofico delle due specie e l'opportunismo alimentare, in particolare della volpe, che si traduce nello sfruttamento delle risorse trofiche maggiormente disponibili.