Studi Giraldiani (Nov 2021)

Una “poesia” di Tiziano nell’«Ercole» di Giraldi. Osservazioni storico-artistiche a margine di due ottave

  • Giampaolo Chillè

DOI
https://doi.org/10.13129/2421-4191/2021.7.57-108
Journal volume & issue
Vol. 7, no. 0
pp. 57 – 108

Abstract

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Il contributo prende le mosse da alcuni versi dell’Ercole di Giraldi Cinthio, dove è fatto cenno ad uno dei massimi capolavori di Tiziano. Si tratta di Venere e Adone, opera di cui si conoscono diverse varianti, la più nota delle quali, eseguita nel 1554 per Filippo II di Spagna, si conserva oggi al Prado. Tale menzione, oltre a confermare l’interesse del poligrafo per le arti figurative e la familiarità con il mondo culturale veneziano, attesta ulteriormente la fortuna dell’iconografia adonia di Tiziano, il cui successo resta ad oggi quasi senza pari. ---------- The roots of this study are in some lines of The Hercules written by Giraldi Cinthio in which there is a reference to one of Tiziano’s masterpiece. It is Venus and Adonis whose artwork presents different variants. The most famous one was accomplished in 1554 for Philip II ofSpain and today it is at thePradoMuseum. This connection not only shows the polygraph’s interest in the figurative arts and his familiarity with the cultural word of Venice but it further certifies the fortune of Tiziano’s Adonian iconography and his unique success.

Keywords