Veterinaria Italiana (Sep 2009)

Comparazione fra polymerase chain reaction e isolamento batteriologico in campioni di latte crudo e mozzarella di bufala prodotta in provincia di Caserta, regione Campania (Italia)

  • Elisabetta Di Giannatale,
  • Alessandra Alessiani,
  • Vincenza Prencipe,
  • Osvaldo Matteucci,
  • Tiziana Persiani,
  • Katiuscia Zilli,
  • Giacomo Migliorati

Journal volume & issue
Vol. 45, no. 3
pp. 431 – 436

Abstract

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Per contribuire all’individuazione di un possibile nesso epidemiologico tra consumo di mozzarella di bufala preparata con latte crudo (non trattato al calore) e casi di brucellosi umana, sono stati analizzati, per ricerca di Brucella spp., 80 campioni di latte bufalino crudo e 315 campioni di mozzarella. Gli alimenti esaminati sono stati prelevati in caseifici della provincia di Caserta dove è presente la più alta concentrazione di allevamenti bufalini sierologicamente positivi alla brucellosi in Campania, regione che, nel periodo 2000-2005, ha registrato il 96,02% dei casi di brucellosi umana notificati in Italia. Al fine de valutare possibili variazioni stagionali, i campioni sono stati acquistati in 72 rivendite associate a caseifici nel periodo febbraio 2006-marzo 2007. La ricerca di Brucella spp. è stata effettuata utilizzando polymerase chain reaction (PCR) ed eseguendo contemporaneamente l’isolamento microbiologico. I campioni esaminati sono risultati negativi alla ricerca di Brucella con entrambi i metodi utilizzati. Sono stati, inoltre, definiti i parametri di sensibilità, specificità, ripetibilità, riproducibilità e il limite di rilevazione del metodo molecolare, esaminando campioni artificialmente contaminati, sia con metodo PCR sia con isolamento microbiologico classico. Il limite di rilevazione è risultato inferiore a 1 UFC/g, ripetibiltà e riproducibilità sono stati pari a 100% (p=0,95), sensibilità a 96,7% (p=0,95) e specificità a 100% (p=0,95).

Keywords