Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy (Oct 2003)
Orso, ghianda e faggiola: produzione trofica e fattori ambientali
Abstract
La produzione di ghianda e faggiola è stata monitorata nel 2001 e 2002 nell'area del progetto LIFE tramite griglia di plot (maglia= 500 m) distribuiti in maniera sistematica nell'area di studio. In faggeta sono stati campionati 214 plot da settembre a dicembre 2001 e 130 tra ottobre e novembre 2002. Nei querceti sono stati campionati 143 plot da gennaio a marzo 2002 e 143 plot da settembre a dicembre 2002. Nei plot (circolari, Ø= 40 m) i frutti sono stati raccolti in 17 stazioni (superficie= 1 m²) e sono stati successivamente divisi in 5 tipi in base alla grandezza e condizione del seme. Sia il numero totale di faggiole raccolte (148.1369 vs. 9.412) sia il numero medio di faggiole/plot (692,2 vs. 72,4) è stato maggiore nel 2001 rispetto al 2002. Analogamente, la densità media di faggiole (tipo 1+2) nell'autunno 2001 è stata maggiore di quella del 2002 (26,8 vs. 1,8). La produzione della ghianda di cerro è stata maggiore nel 2002 rispetto al 2001. Nell'inverno 2001/2002 sono state raccolte 5.445 ghiande, mentre nell'autunno 2002 il numero di ghiande raccolte è stato pari a 13.814. Il numero medio di ghiande di cerro totali / plot è stato pari a 57,9 nel 2001/2002 e a 121,2 nel 2002. Le evidenti differenze di produzione di faggiola (0,34 1259 g) e ghianda (0,434 - 9,99 g) tra i plot sembrano attribuibili alla gestione selvicolturale. Infatti, analisi preliminari hanno evidenziato che i fattori stazionali (quota, esposizione) non incidono in misura significativa sulla quantità di frutti prodotti. L'uso dello spazio nell'orso bruno è influenzato dalla disponibilità trofica, che nel periodo autunnale è importante in relazione a svernamento e gravidanza. Poiché, in funzione della disponibilità di faggiola risulta una variazione nell'alimentazione, si raccomandano interventi di monitoraggio della produzione e distribuzione della faggiola e delle fonti trofiche che ad essa si alternano. Così, sarà possibile inquadrare in un contesto territoriale coerente gli interventi di gestione come, p. es., il foraggiamento supplementare, la restrizione all'accesso in alcune aree e l'attività venatoria.