lo Squaderno (Sep 2012)
Per un’antologia aperta delle retoriche urbane
Abstract
Oramai più di dieci anni fa, nel 2001, Pierre Bourdieu e Loïc Wacquant denunciavano l’affermazione sempre più pervasiva di una nuova vulgata, una “neolingua” neoliberale, un insieme di termini – quali globalizzazione, multiculturalismo, governance, employability, esclusione, comunitarismo... – che in un breve lasso di tempo avevano conquistato un largo spazio nei discorsi di mezzo mondo, a discapito di concetti più complessi, grevi di teoria – capitalismo, classe, sfruttamento, dominio, disuguaglianza – ormai considerati obsoleti e poco utili a descrivere ed analizzare la realtà contemporanea.