IANUS Diritto e Finanza (Dec 2021)
A skill-based approach to labour law in the European digital strategy
Abstract
Tra gli obiettivi da conseguire nel periodo 2020-2030, la nuova “Bussola digitale” dell’UE ha dato maggiore attenzione al rafforzamento della connettività, della produzione di chip e dei servizi digitali pubblici e privati, nonché alla diffusione della tecnologia blockchain e dell’IA. All’interno di tale strategia hanno inoltre rivestito un ruolo centrale le misure di accrescimento delle competenze digitali della forza lavoro, essendo queste in grado di garantire una migliore transizione dinnanzi alle recenti trasformazioni socioeconomiche. Tuttavia, non tutti gli Stati Membri valorizzano ancora l’apprendimento permanente in modo adeguato nei rispettivi ordinamenti giuridici, ponendo così la necessità di interventi più decisi per contrastare le esternalità negative derivanti dalla digitalizzazione (es. analfabetismo informatico, disallineamento delle competenze). In tale prospettiva, l’adozione di un approccio al diritto del lavoro maggiormente basato sul ruolo delle competenze nelle politiche attive potrebbe garantire una più agevole transizione verso il nuovo contesto produttivo e organizzativo. / 𝐴𝑚𝑜𝑛𝑔 𝑡ℎ𝑒 𝑜𝑏𝑗𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒𝑠 𝑡𝑜 𝑏𝑒 𝑎𝑐ℎ𝑖𝑒𝑣𝑒𝑑 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑 2020-2030, 𝑡ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑤 𝐸𝑈 𝐷𝑖𝑔𝑖𝑡𝑎𝑙 𝐶𝑜𝑚𝑝𝑎𝑠𝑠 ℎ𝑎𝑠 𝑝𝑟𝑖𝑜𝑟𝑖𝑡𝑖𝑧𝑒𝑑 𝑜𝑏𝑗𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒𝑠 𝑠𝑢𝑐ℎ 𝑎𝑠 𝑡ℎ𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑒𝑛𝑔𝑡ℎ𝑒𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑜𝑓 𝑐𝑜𝑛𝑛𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑦, 𝑐ℎ𝑖𝑝 𝑚𝑎𝑛𝑢𝑓𝑎𝑐𝑡𝑢𝑟𝑖𝑛𝑔, 𝑎𝑛𝑑 𝑝𝑢𝑏𝑙𝑖𝑐 𝑎𝑛𝑑 𝑝𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑖𝑔𝑖𝑡𝑎𝑙 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑐𝑒𝑠, 𝑎𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑠𝑝𝑟𝑒𝑎𝑑 𝑜𝑓 𝑏𝑙𝑜𝑐𝑘𝑐ℎ𝑎𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑐ℎ𝑛𝑜𝑙𝑜𝑔𝑦 𝑎𝑛𝑑 𝐴𝐼. 𝐼𝑛 𝑎𝑑𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛, 𝑚𝑒𝑎𝑠𝑢𝑟𝑒𝑠 𝑡𝑜 𝑒𝑛ℎ𝑎𝑛𝑐𝑒 𝑡ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑔𝑖𝑡𝑎𝑙 𝑠𝑘𝑖𝑙𝑙𝑠 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑤𝑜𝑟𝑘𝑓𝑜𝑟𝑐𝑒 ℎ𝑎𝑣𝑒 𝑎𝑙𝑠𝑜 𝑝𝑙𝑎𝑦𝑒𝑑 𝑎 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑙 𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑖𝑠 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑔𝑦, 𝑔𝑖𝑣𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑡ℎ𝑒𝑦 𝑐𝑎𝑛 𝑒𝑛𝑠𝑢𝑟𝑒 𝑎 𝑏𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟 𝑡𝑟𝑎𝑛𝑠𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑐𝑒 𝑜𝑓 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑛𝑡 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑜-𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐 𝑡𝑟𝑎𝑛𝑠𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛𝑠. 𝐻𝑜𝑤𝑒𝑣𝑒𝑟, 𝑛𝑜𝑡 𝑎𝑙𝑙 𝑀𝑒𝑚𝑏𝑒𝑟 𝑆𝑡𝑎𝑡𝑒𝑠 ℎ𝑎𝑣𝑒 𝑎𝑑𝑒𝑞𝑢𝑎𝑡𝑒𝑙𝑦 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖𝑠𝑒𝑑 𝑙𝑖𝑓𝑒𝑙𝑜𝑛𝑔 𝑙𝑒𝑎𝑟𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒𝑖𝑟 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑙 𝑓𝑟𝑎𝑚𝑒𝑤𝑜𝑟𝑘𝑠, 𝑡ℎ𝑢𝑠 𝑟𝑒𝑞𝑢𝑖𝑟𝑖𝑛𝑔 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑣𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑜𝑛𝑠 𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑢𝑛𝑡𝑒𝑟 𝑡ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑒𝑥𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑖𝑡𝑖𝑒𝑠 𝑜𝑓 𝑑𝑖𝑔𝑖𝑡𝑖𝑠𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 (𝑒.𝑔., 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑢𝑡𝑒𝑟 𝑖𝑙𝑙𝑖𝑡𝑒𝑟𝑎𝑐𝑦, 𝑠𝑘𝑖𝑙𝑙𝑠 𝑚𝑖𝑠𝑚𝑎𝑡𝑐ℎ). 𝐼𝑛 𝑡ℎ𝑖𝑠 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑝𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒, 𝑡ℎ𝑒 𝑎𝑑𝑜𝑝𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑘𝑖𝑙𝑙𝑠-𝑏𝑎𝑠𝑒𝑑 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑎𝑐ℎ 𝑡𝑜 𝑙𝑎𝑏𝑜𝑢𝑟 𝑙𝑎𝑤 𝑖𝑛 𝑎𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑐𝑖𝑒𝑠 𝑐𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑒𝑛𝑠𝑢𝑟𝑒 𝑎 𝑠𝑚𝑜𝑜𝑡ℎ𝑒𝑟 𝑡𝑟𝑎𝑛𝑠𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑡𝑜 𝑡ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑤 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑎𝑛𝑑 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑠𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑥𝑡.