Enthymema (Jul 2024)

Confini e sconfinamenti: le decisioni e le indecisioni di Freud e di Lacan

  • Giovanni Bottiroli

DOI
https://doi.org/10.54103/2037-2426/24927
Journal volume & issue
no. 35

Abstract

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La tesi principale di quest’articolo è ‘nessuna identità senza confini’. Risulta perciò necessario interrogarsi sull’identità, nella consapevolezza che si tratta di una nozione polisemica: vengono distinti anzitutto due modi dell’identità, la coincidenza (il soggetto indiviso) e la non-coincidenza con se stessi (il soggetto diviso). Questa distinzione è essenziale per comprendere la differenza tra ideologia e teoria: l’identity politics è soltanto un’ideologia dell’identità; e come ogni ideologia è schematica, dogmatica, ed estremamente povera. Ecco perché si occupa unicamente delle forme di soggettività più semplici, e che possiamo definire mediante proprietà (donna, nero, ecc.) oppure mediante parti. Uno degli obiettivi di quest’articolo è mostrare l’arretratezza filosofica, che è anche arretratezza politica, della identity politics. Viene poi indicata la via della complessità, anzitutto tramite la psicoanalisi. La rivoluzione di Freud (Psicologia delle masse, 1921) non è stata però compresa da Lacan. La concezione di un soggetto diviso e flessibile potrà venir sviluppata, da un lato, andando oltre la scolastica lacaniana e, dall’altro, esplorando la dimensione strategica, che continua a venir ignorata dalle teorie dell’evento così come da quelle dell’istituzione.

Keywords