Acta Otorhinolaryngologica Italica (Feb 2016)

Completare l’adattamento degli apparecchi acustici entro 1 mese dall’identificazione dell’ipoacusia di un bambino

  • G. Bastanza,
  • R. Gallus,
  • M. De Carlini,
  • P.M.. Picciotti,
  • E. Muzzi,
  • E. Ciciriello,
  • E. Orzan,
  • G. Conti

DOI
https://doi.org/10.14639/0392-100X-1077
Journal volume & issue
Vol. 36, no. 1
pp. 38 – 44

Abstract

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Grazie al perfezionamento delle procedure diagnostiche e alla diffusione dei programmi di screening uditivo neonatale, la diagnosi di ipoacusia può essere posta con estrema tempestività rispetto ad un passato non troppo lontano. Diventa pertanto fondamentale giungere dalla diagnosi alla corretta applicazione dell’apperecchio acustico in tempi rapidi, in modo da ripristinare la funzione uditiva e consentire lo sviluppo del linguaggio. L’intervento abilitativo precoce di protesizzazione acustica o l’eventuale successiva applicazione dell’impianto cocleare offrono l’opportunità di un regolare sviluppo delle vie uditive centrali e delle aree cerebrali deputate alla ricezione dell’informazione sonora nonchè delle relative connessioni con le aree motorie e articolatorie. L’obiettivo di questo articolo è presentare i risultati di un’analisi strategica che prenda in considerazione i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e i rischi del percorso clinico da seguire per ottenere un’amplificazione precoce in tutti i casi di ipoacusia bilaterale permanente dell’età pediatrica. L’analisi è centrata sulla realtà italiana ed è parte del progetto CCM 2013 finanziato dal Ministero della Salute “Programma regionale di identificazione, intervento e presa in carico precoci per la prevenzione dei disturbi comunicativi nei bambin con deficit uditivo”.